VITTORIO GHELARDI, 24/07/1956 – La passione per il gioco delle bocce nasce a Lavagna, quando da ragazzo, finito l’allenamento di calcio, andavo nella vicina bocciofila frequentata da mio padre che, come mio nonno, era un apprezzato giocatore. Prima di cena parecchi giocatori, finiti i loro impegni di lavoro, giovano, ma uno di loro non veniva per giocare, lui sistematicamente ogni martedì, mercoledì, giovedì veniva per allenarsi ! Io, come altri miei coetanei, me ne stavo seduto ed in silenzio lo ammiravo, non sbagliava mai. Parlo di Nicola Sturla, il Campionissimo. A vedere lui sembrava facile colpire una boccia o un pallino; ma quando ho provato a fare i passi mi sono reso conto delle difficoltà e quanto avrei dovuto impegnarmi per imparare. Smisi col calcio e, assieme a qualche altro ragazzo iniziai a giocare. A quattordici anni mi iscrivo alla prima gara, a Rapallo, nella specialità individuale e la vinco; è l’inizio di una passione che non lascerò mai. Non ho mai raggiunto i massimi livelli a cui ambivo da ragazzo, ma ho comunque avuto parecchie soddisfazioni in tutti questi anni vincendo parecchie gare giocando assieme a bravissimi giocatori tra i quali Nicola Sturla, Paolo Ballabene, Antonio Ravera, Flavio Risso, Eminio Ghio, Pino Bruzzone……. Le più grandi soddisfazioni le ho comunque avute con Gianni Berisso che era anche mio grande amico ed era molto dotato per questo sport. Purtroppo all’età di trenta quattro anni è stato stroncato da un male incurabile. Le società per cui sono stato tesserato sono state: Lavagnese, Andrea Doria, Rapallese, Italtinto Chiavari, Cavese e in ultimo da circa 10 anni sono approdato alla Chiavarese. Come tutti sognavo di vincere un titolo italiano ma per due volte mi sono dovuto accontentare del terzo scalino; stessa cosa per la coppa Italia. Continue reading “Intervista a Vittorio Ghelardi” →