“Sino all’ultima bocciata”. Paolo Ballabene è uno dei cardini della AB Chiavarese che sta combattendo per la salvezza in serie A. Sabato c’è la partita che vale una stagione. al Bocciodromo del Lido alle ore 14,30 arriva il Noventa. E non c’è alternativa alla vittoria
Lo sa bene Paolo che da giocatore di rango elevato che ha militato nei top club italiani di partite simili ne ha giocate a centinaia. Un agonista nato, uno che non ci sta a perdere, mai, in nessun caso.. La settimana scorsa ha fatto i salti mortali per essere con i compagni a Belluno e dare il suo contributo. Nonostante il suo ottimo pareggio nella prova iniziale (21-21 contro Opresnik) la sfida è proseguita male e finita peggio. Ballabene ancora mastica amaro, e nello stesso tempo incita i compagni.
Come vede lo “spareggio” di sabato?
“Senza alternative. Perché dobbiamo ridurre lo svantaggio dai nostri avversari, in questo momento terzultimi. In caso contrario rischiamo di non arrivare a giocare lo spareggio salvezza. Siamo a “-3″ dai veneti, ricordo che il regolamento prevede che se tra penultima e terzultima ci sono cinque o più punti di distacco la squadra al penultimo posto retrocederà direttamente”
In squadra qual’e l’umore?
“La sconfitta di sabato scorso non aiuta, però sono convinto che in questi giorni riusciremo a spazzare via i cattivi pensieri. Sappiamo tutti perfettamente che cosa c’è in gioco nella prossima sfida. Contiamo molto sul fattore campo, sul sostegno del nostro pubblico. In questa stagione le cose migliori le abbiamo fatte in casa, al Bocciodromo del Lido”.
Invece fuori casa avete avuto diverse battute a vuoto
“E’ vero. In alcuni casi l’ostacolo da scalare era veramente troppo alto per una neopromossa. Anche se alcuni di noi, compreso il sottoscritto, hanno militato per diversi anni nella categoria, abbiamo alcuni che sono all’esordio assoluto in un campionato dove non si può improvvisare niente. L’esperienza è un fattore decisivo, soprattutto fuori casa, quando c’è da gestire situazioni difficili”:
Il giudizio sul campionato suo e della squadra sin qui?
“Buono ma potevamo fare meglio. Io per primo sia chiaro. In alcune occasioni siamo andati vicinissimi a conquistare punti o comunque ottenere dei risultati importanti. A volte siamo stati battuto o raggiunti per un soffio. Sapevamo che avremmo avuto un annata difficile, forse non ce la aspettavamo “così” difficile. Comunque oggi dobbiamo lasciarci tutto alle spalle. Non è ancora detta l’ultima parola. Io sono uno che lotta sempre, anche quando non sembra esserci più speranza, a maggior ragione sono determinatissimo adesso”.
Quante speranze di salvezza ci sono?
“E’ complicato. Vincere sabato è una delle condizioni per riuscire a mantenere la categoria, ma non è l’unica. Resteranno altre quattro giornate per provare a sorpassare il Noventa. E comunque prepararci a un faccia a faccia con i veneti o in casa loro o in casa nostra. Saranno partite dove ci vorrà cuore saldo e nervi ancora più saldi. Io mi sento pronto, e voglio dare l’esempio. Ho fiducia che al dunque i miei compagni non mi deluderanno”.